La tecnologia al servizio dell’agricoltura porta alla digitalizzazione delle serre
Quella che è iniziata come una gara di 24 ore che ha coinvolto 21 squadre internazionali e oltre 200 partecipanti provenienti da 26 paesi è sfociata in una competizione tra cinque gruppi in grado di sfruttare in modo più efficiente l’intelligenza artificiale per coltivare da remoto un raccolto di pomodori. È avvenuto nella città olandese di Bleiswijk, luogo di commercio agricolo.
Nutrire i suoi 1,37 miliardi di cittadini è una delle maggiori priorità della Cina che continua a promuovere lo sviluppo della tecnologia agricola per affrontare la vulnerabilità. L’automazione efficace delle serre mediante l’intelligenza artificiale ha il potenziale per aumentare la produttività orticola e allo stesso tempo ridurre la complessità dell’uso delle risorse e della gestione. Su vasta scala, le serre autonome possono produrre profitti netti significativamente più elevati di quelli gestiti dall’uomo.
La seconda sfida della serra automatizzata, iniziata a settembre, è organizzata dalla Wageningen University & Research insieme a Tencent. Ha inizialmente incaricato i partecipanti di creare algoritmi in grado di gestire al meglio una varietà di variabili tra cui temperatura, luce e CO2 in condizioni simulate.
I concorrenti hanno quindi lanciato una soluzione per il controllo autonomo della serra. I cinque finalisti sono AiCU, The Automators e Automatoes, con sede in Olanda; IUA.CAAS con sede in Corea; e Digilog, con sede in Cina, che è composta da dipendenti e ricercatori di un gruppo internazionale di cinque società e tre università.
Da dicembre a giugno, i team gestiranno in remoto una vera serra utilizzando gli algoritmi sviluppati durante l’hackathon.
L’Autonomous Greenhouse Challenge dell’anno scorso ha visto i finalisti competere per coltivare cetrioli usando l’IA, il vincitore è stato scelto in base all’utile netto derivante dalla vendita del loro raccolto, dall’utilizzo dell’IA e dalla sostenibilità.
Digilog, il cui nome nasce delle parole “digitale” e “analogico”, cerca di far avanzare contemporaneamente la tecnologia agricola e “creare armonia tra tecnologia ed esseri umani”. Secondo la sua pagina sul sito web della Wageningen University & Research, il team spera anche di ospitare l’Australian Grains Industry Conference (AGIC) o l’Argo-AI Challenge a Seoul.
Con la Cina pronta a guidare la crescita del settore agricolo asiatico fino al 2025, l’AI ha fornito soluzioni utili in altri progetti che mirano a risparmiare tempo e risorse per gli agricoltori attraverso l’automazione.
Ad esempio, i produttori di droni XAG e Bayer si sono uniti su un sistema aereo a guida automatizzata basato sull’intelligenza artificiale progettato per semplificare il processo di irrorazione del raccolto per gli agricoltori che seminano su terreni accidentati.
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Mirella Vitrani
21/02/2018